Cosa sono le pagine AMP?

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amptrumpDa qualche giorno tra i risultati di ricerca di Google viene mostrato un piccolo fulmine a lato dei link, questo vuol dire che stiamo per visitare una pagina AMP. Ma cosa sono le pagina AMP?

Prendiamo come riferimento la definizione di Google:

Le pagine AMP (Accelerated Mobile Pages) sono pagine web strutturate in base a una specifica open source. Le pagine AMP convalidate vengono memorizzate nella cache AMP di Google per poter essere pubblicate ancora più velocemente.

Tradotto vuol dire che sono pagine contententi solo lo stretto necessario a essere visualizzate correttamente, che Google tiene in memoria, in modo da essere caricate super velocemente dai telefonini.

Cosa cambia tecnicamente?

Le pagine AMP sono semplici pagine HTML con qualche particolare proprietà AMP.

  • devono essere responsive, cioè visibili correttamente su qualunque device
  • non devono dipendere da file esterni (fogli stile, javascript) per mostrare il contenuto
  • qualsiasi file esterno viene caricato in modo asincrono, garantendo quindi un caricamente più veloce della pagina
  • per essere memorizzate nella cache di Google devono essere validate
  • non tutto il sito deve essere accessibile tramite AMP
  • possiamo ‘dire’ a Google che la versione AMP della nostra pagina è a un’altro indirizzo, permettendoci di non toccare il sito esistente

Il principale ostacolo tecnico è quello di lavorare con stili in linea e non dipendere da file javascript per fornire la pagina. Sono già stati pubblicati parecchi plugin per i CMS più popolari che possono aiutare.

A che punto siamo?

Abbastanza avanti, anche in Italia. Se infatti proviamo e fare una ricerca di qualunque tema di attualità da Chrome sul nostro smartphone vedremo che la maggior parte dei portali di informazione italiani (Corriere, Gazzetta, Repubblica, Il Post ecc…) fornisce risultati AMP. E’ un risultato da non sottovalutare, con le pagine AMP si da meno risalto a contenuti extra, pubblicità e altri temi molto cari all’editoria online.

Oltre a questi si aggiungono altre 600 milioni di pagine da siti come eBay, Reddit, Shopify, Skyscanner.

Bisognerà capire se oltre a Google questo standard verrà abbracciato anche da altri (è tutto open source, tecnicamente potremo vederlo su tutti gli smartphone).