UX delle Newsletter: 3 azioni per migliorare la tua newsletter

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L’attenzione alla User Experience sui nostri siti è in costante crescita, eppure spesso ci dimentichiamo di considerare quella delle nostre Newsletter.

Il 91% dei nostri utenti controlla le email quotidianamente, rendendo questo un canale tutt’altro che trascurabile. I dati ci dicono che per 4 euro investiti in una campagna di email marketing, in media ne rientrano 40!

Purtroppo però quando si tratta di inviare newsletter, dato il basso costo, molti tendono ad abusarne, concependole esclusivamente come canale  di vendita. Nella maggior parte dei casi dovremmo pensare alla newsletter come ad una comunicazione di primo contatto per qualcuno che entra nel nostro negozio o nel nostro ufficio: non ci sogneremmo mai di accoglierlo a suon di ‘compra questo!’, ‘corri qui!’, ‘questo servizio è in offerta, ma solo per poco!’ e via dicendo. Cercheremmo, invece, nel modo più accomodante possibile di capire chi è il soggetto in questione e se ha un bisogno o un’esigenza che possiamo soddisfare. Si tratta di un processo graduale e lo stesso dovrebbe valere per le nostre newsletter.

Questo tipo di rapporto ha un attributo imprescindibile: la costanza. E’ importante che le newsletter vengano inviate con una regolare periodicità, in modo che non siamo né troppe né troppo poche e che il nostro utente ci prenda confidenza e ne riconosca la cadenza.

L’esperienza dell’utente che si iscrive ala newsletter si articola in 3 passaggi principali:

– Iscrizione

– Invio

– Azione

Vediamo insieme come si articolano questi momenti e quali azioni possiamo intraprendere per migliorarne l’efficacia.

1. Iscrizione: usa una welcome email

Quando un utente si è iscritto alla nostra newsletter, vogliamo prima di tutto accoglierlo, dargli il benvenuto e – perché no – introdurlo al contenuto delle nostre newsletter. Un’email di benvenuto o welcome email è la soluzione migliore. L’utente sa che si tratta di un’email automatica (non nascondiamoci dietro ad un dito!), ma è comunque importante che sia personalizzata e invitante. Il nostro utente riconoscerà e premierà la nostra autenticità! Alla fine della breve(!) comunicazione è bene invitare ad una risposta e rendersi disponibili per un contatto. Vogliamo, in fin dei conti, che l’utente percepisca la nostra vicinanza, vogliamo risultare approcciabili!
La ricetta che sembra avere maggior successo è un mix di umorismo, brevità e chiarezza sia sulla periodicità che sui contenuti. Non guasta, in certi casi, dare l’opportunità di andare a curiosare nell’archivio delle newsletter precedenti.

2. Invio: spedisci con regolarità

La fase di consolidamento del rapporto prevede l’invio periodico della newsletter, non ci stanchiamo mai di ripeterlo: bisogna spedire con regolarità. In base ai nostri contenuti, è possibile profilare l’utente per cercare di offrirgli contenuti sempre più pertinenti. Inoltre, tenendo sotto controllo l’opening rate (quante volte vengono aperte le nostre email) e il click rate (quante volte vengono cliccate) dovremmo essere in grado di valutare sia la qualità dei nostri contenuti, sia l’esperienza del singolo utente. Questi dati possono essere utilissimi per tarare le nostre comunicazioni!

3. Azione: riconoscila

Prima o poi l’utente compirà un’azione, sia essa un acquisto, un contatto diretto o, ahimè, la cancellazione dalla nostra lista. In quest’ultimo caso è bene capire come mai e curare l’esperienza dell’utente fino all’ultimo. Cerchiamo di chiedergli perché ha deciso di cancellarsi: per questo possiamo impostare un’email automatica, includere un piccolo questionario o perché no inviare una email conclusiva personalizzata. Se invece l’azione compiuta è positiva: un contatto o un acquisto, non dimentichiamoci di ringraziare o premiare il nostro utente! Di base il principio deve essere: l’utente ha preso una decisione e compiuto un’azione, riconosciamola! Non lasciamo che passi inosservata. Anche qui, i dati ci dicono di osare per trovare il tono giusto: quello che più si addice a noi e ai nostri utenti.

Questi sono i nostri consigli su come curare la UX delle newsletter. Per molti dei progetti che abbiamo sviluppato, ci siamo appoggiati a Mailchimp: uno strumento semplice, efficiente ed economico. Se avete qualche domanda o volete qualche consiglio specifico, non esitate a contattaci! Qui trovate in dettaglio i servizi di mail marketing che offriamo.